Siete alla ricerca di nuove soluzioni fresche ed estive da offrire ai vostri clienti? Oggi vi parliamo di Acqua e Mistrà, un abbinamento tanto semplice quanto interessante, che potrete servire come intermezzo tra una portata e l’altra o anche come bevanda di accompagnamento, vista la bassa gradazione alcolica.
Mistrà: caratteristiche e storia
Il Mistrà è un liquore secco ottenuto attraverso una tripla distillazione di un infuso di sette varietà di anice. È utilizzato sia nella preparazione di dolci e biscotti, sia come digestivo. Le origini di questo distillato risalirebbero all’espansione nel Mar Mediterraneo della Repubblica di Venezia ed, in particolare, alla conquista della città di Misithra, dove veniva prodotto il liquore.
Il consumo di Mistrà raggiunse il suo apice durante il periodo fascista grazie da un lato al bando da parte del regime fasciata dell’assenzio e dall’altro, al peggioramento qualitativo del caffè. Nella preparazione di quest'ultimo infatti la polvere di caffè veniva utilizzata solo in minima parte ed unita a surrogati come cicoria, semi di girasole o fichi. Così il mistrà divenne molto utilizzato perché correggeva il gusto, coprendo le imperfezioni ed era un ottimo dolcificante in un periodo in cui lo zucchero era merce rara.
Acqua e anice: un binomio millenario
Unire acqua e anice è un’usanza molto antica e ad oggi ancora consumata in tutto il bacino del Mediterraneo orientale. A Palermo prendeva il nome di "acqua i zammù", parola che deriva dal termine “sambuco” e affonda le sue origini nella dominazione araba dell’isola. I palermitani la offrivano come digestivo dopo pranzo, accompagnandolo con la cosiddetta “mosca”, ossia un chicco di caffè inserito all’interno del bicchierino.
Questa antica tradizione è stata ripresa oggi da Pallini, da sempre leader italiano nella produzione di questo aniciato, proponendo l’Acqua al Mistrà. Per prepararla basta riempire per metà una caraffa da un litro con del ghiaccio, schiacciare un quarto di limone e, facendo cadere all’interno la buccia, versare circa 3 cl di mistrà Pallini e completare con acqua naturale.
L’acqua al mistrà è perfetta per preparare gli ospiti a degustare al meglio un semplice drink, un caffè o un piatto leggero, l'aroma di mistrà rinfresca il palato mentre il limone lo ripulisce, ma può essere anche essere usata come accompagnamento ad un pasto, in quanto la bassissima gradazione alcolica (circa 1-2% vol.), la rende una bevanda quasi analcolica.
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