Il progetto Liq.ID, private label Partesa nata nel 2020, si arricchisce di quattro nuove referenze che rappresentano l’ossatura della produzione liquoristica italiana nonchè elementi fondamentali per ogni bottigliera. Parliamo di vermouth, bitter, amaro e gin ognuno dei quali nasce con una filosofia commerciale ben precisa.
Il Vermouth ha profonde radici torinesi che ne rappresentano la vetta più alta sia a livello storico che qualitativo, essendo l’unico vino aromatizzato protetto da Indicazione Geografica, mentre Il Bitter, dai natali milanesi, è saputo diventarne il fido compagno di viaggio nella miscelazione più tradizionale.
Il terzo, l’amaro, rappresenta la scuola italiana per intero e sta vivendo una nuova primavera. Non c’è Regione che non abbia una sua interpretazione di questo liquore e i suoi profumi fondono spesso aromi mediterranei ed alpini, unendo idealmente il paese.
Infine il gin. Per molti appassionati una novità, per gli addetti ai lavori un gradito ritorno. E’ infatti dai primi del Novecento che il distillato di ginepro ci accompagna nella nostra miscelazione con alcune grandi interpretazioni dei nostri liquoristi, come testimoniano libri e pubblicità. L’oblio che colpì la nostra produzione all’indomani del Secondo dopoguerra, è solo un ricordo ed oggi l’Italia è tornata ad essere protagonista, spesso scelta da brand stranieri come luogo di produzione per la nostra comprovata expertise nella lavorazione delle erbe.
Ma addentriamoci nei particolari dei prodotti Liq.ID Partesa.
Il vermouth è volutamente un Di Torino per garantire ai suoi clienti e consumatori un codice produttivo rigoroso: vino italiano al 100%, artemisie coltivate in Piemonte, 18 gradi alcolici (16 è limite minimo per la IGP) ed imbottigliamento in regione. Un prodotto tradizionale che profuma di assenzio e spezie, intenso e strutturato, dal piacevole equilibrio che gioca sul bilanciamento fra dolce ed amaro. Un vermouth dalle spalle larghe in grado di accogliere senza timori ghiaccio, soda, acqua tonica o bitter per creare i nostri classici immortali.
Quest’ultimo è, sulla strada tracciata dal vermouth, giocato sul solco della tradizione. Nessun stravolgimento o colpo di testa, genziana, scorze di agrume e spezie creano un’armonia classica dal finale gradevolmente amaro. Studiato per integrarsi alla perfezione con il vino aromatizzato, al quale dona una complessità erbacea superiore, per ottimi cocktail come l’Americano o il Milano-Torino.
Passiamo all’amaro che invece ci riserva delle grandi sorprese.
La filosofia dalla quale sono partiti gli aromatieri è la grande tradizione italiana nell’uso di erbe e spezie. Ma Partesa non poteva, essendo un distributore a carattere nazionale, lavorare su un prodotto di scuola alpina o mediterranea dando, di fatto, una connotazione regionale. Si è preferito, pertanto, concentrarsi su un prodotto che idealmente potesse unire tutti, estendendo il concetto non solo all’Italia ma al mondo intero. In fin dei conti vermouth ed amari sono sempre stati prodotti glocal, ovvero radicati nel territorio ma prodotti con le spezie di mondi lontani.
L’Amaro Ottanta, quindi, unisce come dice il nome ben ottanta spezie provenienti da tutti i continenti in un ideale abbraccio che Partesa vuole donare a tutti. Un lavoro lunghissimo di armonizzazione che ha reso necessarie diverse prove per trovare il corretto equilibrio fra tutti gli elementi ma il cui risultato è un premio inatteso. Resine, cortecce, bacche, radici dosati sapientemente danno vita ad un prodotto unico che non potrà non colpire i palati in un continuo susseguirsi di sensazioni ora esotiche ora con profumi legati alla nostra tradizione fatta di agrumi e toni freschi e balsamici. Sensazioni suggestive e determinanti che risveglieranno sicuramente qualche ricordo in chi lo beve.
E chiudiamo con il gin. Partesa ha un forte legame con la birra.
Ora quale idea migliore se non produrre un gin dai profumi di luppolo, ammorbidito da orzo tostato?
Un’idea originale che aggiunge toni agrumati, tipici del luppolo Cascade e rotondità ad un London Dry Gin ricco di ginepro, coriandolo e scorze di arancio amaro. La scelta del London Dry è stata fortemente voluta per confrontarsi con uno stile produttivo che non ammette errori, che richiede grande studio e ricerca. Per fare questo gin sono state necessarie tante prove per armonizzare nella maniera più elegante possibile le note aromatiche e citriche del luppolo con i toni agrumati presenti naturalmente nel coriandolo e nell’arancio amaro, lasciando sempre e comunque il ruolo di protagonista al ginepro.
Un gin dal carattere deciso che rimette questa bacca al centro della scena e lo circonda con le spezie tradizione come radice di angelica e cardamomo dando un tocco di originalità per la presenza di orzo tostato.
Al termine della degustazione la sensazione sui prodotti Liq.ID è di avere di fronte quattro prodotti unici, diversi fra loro, tradizionali ed innovativi, classici immortali che si reinventano con la volontà di stupire senza però stravolgere la filosofia di fondo che ha reso grande la nostra scuola nel mondo.