Viaggio nel tempo: la scoperta del rum e la nascita dell'aperitivo

di drinKing


1492: dalla scoperta dell’America a quella del Rum

Quando nel 1492 Cristoforo Colombo scopre l’America, oltre ad importare in Europa cibi fino ad allora mai conosciuti, si dice sia meritevole anche della scoperta di uno dei distillati più conosciuti: il Rum.

Durante il suo secondo viaggio nelle Americhe nel 1493, Cristoforo Colombo avrebbe preso delle talee di canna da zucchero nelle Isole Canarie per farle trapiantare nei Caraibi. Il Rum, infatti, deriva dalla fermentazione della canna da zucchero: inizialmente, la canna da zucchero, era coltivata e utilizzata esclusivamente come dolcificante per la nobiltà europea ma ben presto si scoprì che, dalla sua fermentazione, era possibile ottenere un ottimo distillato alcolico.
Bisogna precisare che la canna da zucchero e i vari distillati erano presenti già prima della scoperta dell’America, ma non c’è dubbio alcuno che il Rum sia legato strettamente ai Caraibi, dove le popolazioni sono riuscite a trarne sostentamento coltivando la canna da zucchero prima e in seguito producendo il rum. Bevuto nelle colonie inglesi del nord, in seguito alle incursioni dei corsari europei il Rum approdò nel Vecchio Mondo, prima nelle taverne dei porti di Francia, Spagna, Inghilterra e Portogallo per poi farsi strada nei Paesi confinanti e nei salotti delle classi sociali più agiate.

Nei suoi quattro secoli di vita, questo distillato è stato oggetto di elaborazioni e miscelazioni, principalmente per migliorarne la qualità, basti pensare che i primi rum erano più vicini a un brodame al limite del “bevibile”. Così miscelazioni con l’aggiunta di succhi di frutta o spezie, che aiutava a migliorarne il gusto, hanno dato vita a moderni short drink e cocktail a base di Rum.

 

1533: Caterina De' Medici e l’aperitivo alla corte francese

L’aperitivo è senza dubbio un piacere e un appuntamento al quale noi italiani siamo molto legati, sarà perché in fondo l’abbiamo inventato noi…Sebbene fin dall'antichità Greci, Etruschi e Latini avevano l'abitudine di far precedere i loro banchetti da bevande a base di vino, miele, resine spezie e quant'altro fosse in grado di “aprire” all'assunzione di cibo, la moderna accezione di aperitivo la dobbiamo a personaggi tutti Italiani.
Se è vero che molti sanno che la nascita del Vermouth, liquore per eccellenza legato all’aperitivo, nasce a Torino nel ‘700, forse pochi sanno che fu proprio Caterina De' Medici nel 1533, sposa di Enrico II re di Francia, a portare l’aperitivo alla corte francese, oltre alle buone maniere a tavola. Il termine aperitivo definisce una bevanda alcolica o analcolica che si beve prima dei pasti per stimolare l’appetito e deriva dal latino “aperio-aperire” che significa, appunto, aprire. Successivamente la comparsa del termine “aperitivus” ovvero “spalancare le porte al desiderio di dissetarsi” in Francia, con Caterina De' Medici, si trasformerà in “aperitif” col significato di “prima del pasto”. Caterina, infatti, con alle spalle una vita difficile e un matrimonio non idilliaco, cercò di ristorare lo spirito con il buon cibo e il buon bere, facendo arrivare da Firenze cuochi e liquoristi, introducendo così la consuetudine di gustare sempre una bevanda prima del pasto.

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