I cocktail perfetti per Natale

Scopri nell'articolo 5 ricette da proporre a Natale

di Fulvio Piccinino


Arriva il Natale e con esso l’articolo sui cocktail da proporre alla nostra clientela o ai parenti, per chi avrà la fortuna di trascorrerlo in famiglia.
I cocktail di Natale sono un rituale immancabile, come il film “Una poltrona per due”, l’imperdibile appuntamento della sera del 24 dicembre.

Ovviamente si tratta di cocktail over size non tanto per la quantità nel bicchiere ma per la dotazione calorica di ognuno poiché questo è l’unico momento dell’anno dove non si guarda alla bilancia.
Quello del peso sarà un problema da rimandare al mese successivo come ci insegnano gli anglosassoni con il Dry January una sorta di ramadan pagano in cui ci si astiene dal consumo di cibi calorici e soprattutto di alcol per tutto il mese.
Ma noi italiani questo problema non l’abbiamo mai avuto, siamo da sempre un popolo virtuoso, agli ultimi posti delle classifiche circa il consumo di superalcolici e che raramente va oltre il limite.

La tradizione, soprattutto americana, parla di Egg Nogg, un cocktail a base di uova e latte che in Italia, per ragioni intrinseche alla nostra cultura, ha sempre faticato ad imporsi nonostante ogni anno compaia su molti ricettari ed articoli. Inutile quindi continuare a parlarne, anche perché questo fu una delle proposte del 2021.

Ben più interessante invece rivedere in chiave natalizia alcuni classici che possono essere proposti con successo anche al pranzo di Natale.
Partendo dall’aperitivo, non possiamo non pensare ai nostri capisaldi di inizio Novecento.

Pertanto la prima proposta sarà un Negroni reso più morbido, elegante e se possibile ancora più rosso, per assomigliare ancora di più alla veste di Babbo Natale. Per farlo ci serviremo di un nobile vino e di un liquore di tradizione inglese alle prugnole selvatiche.
SANTA CLAUS NEGRONI
- 3 cl di Barolo Chinato
- 1,5 Gin
- 1,5 di Sloe Gin
- 3 cl di Vermouth Rosso di Torino
Il cocktail va mescolato in un tumbler con abbondante ghiaccio e decorato con una scorza di arancia.

Rimaniamo sul tema del Negroni, il cocktail risultato il più bevuto al mondo nel 2021, per darne una versione elegante con il cambio fra gin e cognac ed un tocco di rabarbaro per legare al meglio gli ingredienti.
CHRISTMAS NEGRONI
- 3 cl di Cognac VSOP
- 3 cl di Vermouth di Torino rosso
- 1 cl di rabarbaro
- 2 cl di Bitter
Il cocktail va mescolato in un tumbler con abbondante ghiaccio e decorato con la classica fetta di arancio, abbinato ad un biscotto allo zenzero, immancabile dolce natalizio proveniente dal freddo nord Europa ed approdato a noi negli ultimi anni.

Passiamo al dopo cena con qualcosa di diverso, meno scontato, unendo dei prodotti inusuali per la miscelazione classica producendo un dopo cena che sa di antico. Sfruttando una famosa pubblicità potremmo affermare che questo sia l’altro modo di bere scuro poiché il caffè, un caposaldo che troveremo alla fine dell’articolo, viene sostituito dal nocino, un altro grande protagonista della tradizione italiana del passato, che merita di tornare alla ribalta.
CELEBRATION MARTINI
- 3 cl di brandy
- 2 cl di Marsala secco
- 1 cl di Nocino, liquore di mallo di noci
- gocce di orange bitter
Mescolare nel mixing glass, strizzare una buccia di mandarino nella coppa cocktail, decorare con ciliegia sotto spirito e servire con un croccante alla mandorle.

Un altro dopo cena che sa di antico viene realizzato utilizzando un ratafià di ciliegie, un altro liquore della gloriosa scuola italiana oggi quasi dimenticato, ed il Barolo Chinato che ha avuto un rilancio nell’ultimo decennio grazie al successo ottenuto dalla categoria dei vini aromatizzati.
Un cocktail ispirato ad uno dei cocktail più amati nella Torino degli anni Trenta, il Vermouth Cherishe dove si incontravano il re dell’aperitivo ed il liquore prodotto tradizionalmente ad Andorno Micca, poco lontano da Biella. Una miscela gradita soprattutto alle signore poiché mitigava la scia amaricante delle artemisie.
Per completare la ricetta saranno necessarie alcune gocce di Angostura, la cui firma inequivocabile di chiodi di garofano, oltre che per il colore del cocktail, daranno ulteriore forza alla sensazione di approcciare, al naso, un vin brulè.
JINGLE BELLS
- 2 cl di gin
- 2 cl di Barolo Chinato
- 2 cl di Ratafià di ciligie
- 0,5 cl di Blended whisky
- Gocce di Angostura

Chiudiamo il pezzo con uno dei cocktail più gettonati del periodo: l’Espresso Martini, divenuto ormai un blockbuster proposto in molti locali che ha anche delle versioni ready to drink proposte da barman famosi prodotte in un numero importante di bottiglie. Creato dall’indimenticato Dick Bradsell per un cliente in cerca di qualcosa di più forte rispetto al classico Black Russian, possiamo rivederlo in versione natalizia con l’aggiunta di Grand Marnier e crema di cacao scura.
L’abbinamento dell’arancio, con i suoi oli essenziali e dei toni “cioccolatosi” rende il tutto più morbido e setoso al palato. La sensazione aumenterà se verrà realizzato con un liquore al cioccolato (scusate la ripetizione)  fondente, escludendo per eccessiva dolcezza le versioni alla nocciola o al latte.
CHOCO RUSSIAN
- 3 cl di vodka
- 1,5 cl di Grand Marnier
- 1,5 cl di Crema di cacao scura o liquore al cioccolato fondente
- 1 caffè espresso (circa 4 cl)
Mescolare nel mixing glass con ghiaccio cristallino facendo attenzione a non diluire eccessivamente il liquido. Vista la natura degli ingredienti non va eccessivamente freddo ed acquoso. Servire in coppa cocktail con una scorza di arancio candito ricoperta al cioccolato, oppure mangiando una bella fetta di panettone.

Non ci resta che brindare al Natale e perché no anche a capodanno sperando in un grande 2023.
Cin cin!

Grazie a Simon Difford ed alla sua guida dei cocktail per l’ispirazione

  • ##partesaperglispirits





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