La prima macchina del ghiaccio e la nascita del conte Camillo Negroni

di drinKing


1866: la prima macchina del ghiaccio

Chi dice cocktail dice…Ghiaccio! Elemento fondamentale per la mixology moderna, il ghiaccio è la componente in grado di rendere gradevole e affascinante ogni drink, caratterizzandone l’estetica oltre che il gusto. Ma vi siete mai chiesti qual è la storia legata alla commercializzazione del ghiaccio? Oggi avere del ghiaccio disponibile in casa è del tutto scontato ma non è sempre stato così. Facciamo un passo indietro quando la disponibilità e la possibilità di conservare piccole quantità di ghiaccio dipendevano dalla geografia e dal meteo: un inverno particolarmente ricco di neve permetteva di conservare e ghiacciare la neve in appositi locali, ovviamente questo era possibile solo in quelle zone dove le temperature invernali o la presenza di ghiacciai garantiva la disponibilità della materia prima. La prima vera e propria commercializzazione del ghiaccio avviene agli inizi del 1800, quando Federic Tudor, sagace uomo d’affari di Boston, “fiuta l’affare” portando enormi lastre di ghiaccio ricavate dai laghi ghiacciati a nord della sua città in quei luoghi dove il ghiaccio era un bene assai raro e quindi economicamente vantaggioso. Tudor trasporta il ghiaccio nelle stive delle sue navi e dopo aver conquistato i vicini Caraibi e l’Europa tenta con successo la via per la lontana India: era il 1933 quando lo sbarco del ghiaccio nel porto di Calcutta fu accolto da una calca di gente incredula e che da allora avrebbe potuto bere drink con ghiaccio puro e non sporco come quello derivante dai pochi nevai indiani. Il ghiaccio di Tudor, infatti, era puro e quindi perfetto per miscelare i cocktails per la felicità dei ricchi e dei borghesi, assidui frequentatori dei bar di lusso. La vera svolta arriva però nel 1866 quando Thaddeus Lowe inventa e commercializza la prima macchina del ghiaccio che sfruttava gli studi sul raffreddamento dei gas: il ghiaccio diventa un bene accessibile e si diffonde per dar vita ai primi veri cocktail “on the rocks”.

1868: nasce Camillo Negroni, il conte con la passione per i cocktail

Nato il 25 maggio del 1868, il conte Camillo Negroni, è di certo una delle figure che hanno fatto la storia dei cocktail, dalla sua “passione” per il bere miscelato, infatti, è nato uno dei cocktail più iconici al mondo, apprezzatissimo ancora oggi e che porta il suo nome: il Negroni. Amante della bella vita, viaggiatore e bevitore incallito, il Conte, nei suoi soggiorni londinesi e statunitensi aveva avuto modo di gustare i piaceri della mixology, già molto in voga in quegli anni, a dispetto dell’Italia dove stentava ad affermarsi. È possibile perciò che all’estero si sia confrontato con cocktail similari al suo Negroni, che contenevano gin, vermouth e amari vari. Ma come è nato il Negroni? Il mito ci dice che un giorno qualsiasi tra il 1919 e 1920, nella sua cosmopolita Firenze, il Conte chiese al suo barista di fiducia, Fosco Scarselli, di apportare una modifica all’Americano, cocktail tra i più richiesti all’epoca: non gradendo la soda utilizzata per diluire il composto chiese di aggiungere del gin, distillato conosciuto in America e per il quale nutriva una vera predilezione. Da allora quello sarebbe diventato “il solito” del Conte, legando indissolubilmente il suo nome a quello di un cocktail che oggi compie 100 anni e che rimane uno degli unforgettable della miscelazione moderna: persino le sue declinazioni sono diventate dei cult, come ad esempio la variante “Sbagliato”, dove per uno sbaglio del barista inesperto il prosecco prende il posto del gin, mentre, nelle sue interpretazioni più moderne, la sostituzione del gin con la vodka dà origine alla variante “Negrosky”.

  • #viaggio nel tempo


    Cerchi un distributore di birra per il tuo locale? Contattaci!

    Richiesta di contatto

    Per richiedere informazioni a Partesa compila il form, selezionando l’argomento tra quelli suggeriti nel campo sottostante
    (*campi obbligatori)


    Il nome è obbligatorio.

    Il cognome è obbligatorio.

    Il recapito telefonico è obbligatorio.

    La Ragione Sociale Cliente è obbligatoria.

    Inserire una email valida.

    La provincia è obbligatoria.

    L'oggetto è obbligatorio.

    L'accettazione della privacy è obbligatoria.

    Presa visione dell’Informativa Privacy:

    autorizzo, al trattamento da parte della Società dei miei Dati anagrafici e di contatto per finalità di marketing e comunicazione pubblicitaria, su iniziative promozionali di vendita, realizzate mediante modalità automatizzate di contatto e modalità tradizionali di contatto ovvero per ricerche di mercato e indagini statistiche.

    Il consenso è facoltativo: posso in ogni momento revocare la mia dichiarazione di consenso alla Società per future comunicazioni di marketing inviando un’e-mail all’indirizzo privacy@partesa.it.

    Posso in qualsiasi momento indicare la modalità di contatto che preferisco tra quelle sopra riportate e posso oppormi al ricevimento di comunicazioni promozionali attraverso tutte o solo alcune di tali modalità di contatto.



    Invio materiale pubblicitario/promozionale è obbligatorio.




    Altri Articoli