È grande festa in tutto il mondo per uno dei cibi più famosi della cucina italiana, Patrimonio dell’Unesco dal 2017. Oggi infatti è la Giornata mondiale della Pizza (e gli USA raddoppiano il 9 febbraio con il National Pizza Day).
Secondo l’ultima ricerca del Centro Studi CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) su dati di Infocamere e Infoimprese, in Italia si producono 8 milioni di pizze al giorno, pari a miliardi l'anno.
Le imprese che vendono pizza nel nostro Paese sono quasi 127mila di cui 76.357 sono veri e propri esercizi di ristorazione, 40mila sono ristoranti-pizzerie e circa 36.300 bar-pizzerie. I pizzaioli impiegati nell'attività, invece, sono quasi 105mila, ma superano i 200mila nei fine settimana.
La pizza preferita?
Quella tradizionale, scelta da 8 italiani su 10 rispetto alla versione gourmet. Dall'analisi emerge inoltre che la pizza tonda ha la meglio sugli altri formati ed è preferita in abbinamento con delle fritture. Infine nella scelta della base è preferito l'impasto con farina 00 cotto in forno a pietra. Il 75% della clientela, infine, sceglie di gustare la specialità napoletana comodamente servita al tavolo. Non solo.
Secondo un sondaggio on line della Società Dante Alighieri , la maggior parte degli italiani ritiene che la pizza sia il simbolo culinario dell’Italia.
Una specialità che non è solo uno dei cibi più amati dagli italiani, ma anche uno dei più diffusi al mondo. Negli Stati Uniti se ne consumano addirittura 13 kg pro capite all’anno, praticamente 350 fette al secondo, anche se nella maggior parte dei casi si tratta solamente di un piatto “italian sounding” perché non è preparato con ingredienti made in Italy. Ma se negli USA si può anche chiudere un occhio vista la distanza con il Belpaese, là dove non si può transigere è che questo si verifichi proprio in Italia: secondo Coldiretti, infatti, una pizza su tre servita in un locale italiano non è preparata con prodotti nazionali bensì provenienti dall’estero.
Ma ci sono anche dati positivi. Assolatte afferma che, proprio grazie al successo mondiale della pizza, la mozzarella è arrivata a farsi conoscere in tutto il pianeta ed è diventata il formaggio italiano più esportato in assoluto, tanto che nel 2018, la mozzarella italiana ha superato la barriera delle 100mila tonnellate di export mondiale. La Giornata mondiale della Pizza è anche occasione per ricordare qualche curiosità. La prima è che l’Italia è entrata nel Guinness World Record per l’impresa della “Pizza più lunga del mondo” realizzata il 18 maggio 2016 a Napoli, giorno in cui 5 forni a legna appositamente progettati e costruiti esclusivamente per l’occasione, riuscirono a cuocere 1853,88 metri di pizza. Un record (record battuto nel 2017 da Los Angeles) che dovrà tornare in Italia, dove la nascita della margherita è documentata da una lettera del capo dei servizi di tavola della Real Casa Camillo Galli che nel giugno del 1889 convocava il cuoco Raffaele Esposito della pizzeria Brandi al Palazzo di Capodimonte, residenza estiva della famiglia reale, perché preparasse per Sua Maestà la Regina Margherita la pizza che per la prima volta venne realizzata con pomodoro, mozzarella e basilico, in omaggio ai colori della bandiera italiana. La pizza è inoltre il cibo più ordinato per la consegna a domicilio in Italia. Tra giugno 2017 e giugno 2018 le pizze ordinate dagli italiani per il food delivery, se allineate, coprirebbero circa 2000 km di lunghezza, ossia la distanza tra Napoli e Copenhagen, fonte: Mappa del cibo a domicilio in Italia
E lo sapevate che nella nuova “razione K” dell’esercito americano è stata inserita anche una pizza “highlander”?
Quella fornita ai militari statunitensi è una pizza speciale, che ha richiesto molti anni di studi: il risultato è che rimane fragrante per almeno 36 mesi, resiste al caldo africano e alle temperature polari, e resta intatta anche se viene paracadutata da un aereo. Inoltre è autoriscaldante e inattaccabile dagli insetti.
- #pizza
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