Un tempo si chiamava Birra Trinacria e a iniziarne la produzione fu Francesco Faranda nel 1923, in un periodo di “rinascita” durante la ricostruzione della città dopo il devastante terremoto del 1908. La sua birra si è radicata in breve tempo su tutta l’isola, tanto da diventare la “Birra di Sicilia”. Nel 1988 il birrificio Birra Messina viene rilevato da Heineken Italia, allora Birra Dreher Spa, che decide di scommettere sul futuro di un marchio dalla storia lunga, antica e affascinante.
Dieci anni dopo, nel 1999, problemi legati alla collocazione logistica e alle dimensioni dello stabilimento, oltre che all'obsolescenza dei macchinari produttivi, portano a spostare la produzione in Puglia, a Massafra (TA). Nel 2007 l’impianto messinese torna alla famiglia Faranda, che poi lo chiuderà nel 2011, ma 15 caparbi siciliani, investono il proprio TFR per portare avanti una produzione brassicola a Messina. Fondano così la Cooperativa Birrificio Messina che nel 2016 dà il via a un nuovo birrificio in città, in un piccolo ma moderno impianto produttivo e iniziano la produzione di due nuove birre: Birra dello Stretto e Birra DOC. Il brand Birra Messina, invece, durante queste vicissitudini è sempre rimasto di proprietà di Heineken che ne ha proseguito ininterrottamente la produzione nello stabilimento pugliese.
Oggi Heineken punta tutto su un rilancio in grande stile di Birra Messina. A gennaio 2019 viene annunciata una partnership tra Heineken e i 15 soci della Cooperativa, per rilanciare il marchio storico (e il ritorno in Sicilia) con la produzione di una nuova ricetta speciale: Birra Messina Cristalli di Sale. La peculiarità di questo nuovo prodotto? Un pizzico di cristalli di sale che arrivano dalle saline di Trapani. Si tratta di una birra da 5 % vol. che racchiude in sé tutto il sapore autentico della Sicilia. Il target di riferimento è un pubblico che è alla ricerca di qualcosa di diverso e autentico, ma al contempo facile da bere. Prodotta solo con malti chiari che vengono uniti a un luppolo esclusivo, Birra Messina Cristalli di Sale presenta note floreali e sensazioni fruttate, tipiche degli agrumi di Sicilia. Il luppolo viene dosato solo alla fine della bollitura, insieme al sale, così da preservare tutti gli aromi e conferire una moderata amarezza. Il risultato è una birra perfettamente bilanciata, strutturata e facile da bere.
«Il consumatore italiano cerca sempre più le birre che hanno una storia da raccontare autentica e legata al territorio, ma facili da bere seppur con qualche elemento distintivo. In questo contesto non possiamo che essere convinti che Birra Messina e Birra Messina Cristalli di Sale hanno delle forti potenzialità e potranno essere amate e apprezzate su tutto il territorio nazionale, portando lo spirito di una delle Regioni più apprezzate d’Italia – spiega Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali Heineken Italia – Birra Messina è amata sin dal 1923: oggi è pronta per essere scoperta in tutta Italia, andando a conquistare nuovi consumatori, sia con la ricetta classica sia con una birra totalmente nuova in cui per la prima volta il sale viene usato per conferire finezza, morbidezza e rotondità di gusto».
A Messina "Birra Messina Cristalli di Sale" sarà prodotta nei quantitativi compatibili con il massimo potenziamento possibile della capacità del birrificio, mentre il resto verrà prodotto e imbottigliato nello stabilimento Heineken di Massafra, in Puglia. Birra Messina e Birra Messina Cristalli di Sale sono disponibili sul mercato da fine marzo con una distribuzione capillare nei più importanti punti di consumo del canale HoReCa e nelle più grandi insegne di supermercati della grande distribuzione di tutta Italia.
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