Alla scoperta delle birre Lagunitas

di Francesca Negri


Lagunitas è uno dei brand che hanno rivoluzionato il mondo birrario americano. L’ironia e il non prendersi mai sul serio sono l’anima di questo birrificio, capace di imporsi in breve tempo come uno dei maggiori degli Stati Uniti, apprezzato per lo spirito irriverente e provocatorio e per la qualità delle sue creazioni.

 

Come nasce Lagunitas?

Lagunitas è una garage beer, nata dalla passione di Tony Magee, grafico con il pallino per la birra, che per anni aveva prodotto sui fornelli di casa nel tempo libero. Una passione nata quasi per caso, nel 1992, dopo aver ricevuto in regalo un home brewing kit. La svolta? Una stufa bruciata e il malcontento della moglie, che portarono Tony ad affittare un laboratorio dove poter fare i suoi esperimenti brassicoli. Da quel momento in poi, è stata un’escalation: la birra di Tony piace e lui decide di lasciare il suo lavoro per dedicare anima e corpo alla produzione di birra, che trova fin da subito moltissimi estimatori.

 

Quali sono gli ingredienti del successo di Lagunitas?

Dal 1993, anno di fondazione di Lagunitas Brewing Company a Lagunitas, in California, la birra di Magee è passata da una produzione artigianale microscopica a essere uno dei punti di riferimento per i beer lover di tutto il mondo. Lagunitas per molti rappresenta l’essenza stessa dell’America: libera, curiosa, autentica. I “nuovi” luppoli aromatici americani, il dry hopping e un pizzico di irriverenza verso lo status quo sono tre ingredienti del successo di questa birra. Oggi ha la sua sede principale a Petaluma, in California, un secondo birrificio a Chicago e un terzo in costruzione ad Azusa, sempre in California.

 

Qualche curiosità

Lagunitas è un birrificio pieno di aneddoti e curiosità. Il marchio, ad esempio, riporta un disegno che ritrae l’amatissimo cane di Tony.

Una delle birre di Lagunitas, “12th of Never”, che in italiano suona come “il giorno del poi dell’anno del mai”, è stata battezzata così perché Magee e il suo brewmaster Jeremy Marshall si erano sempre detti che non sarebbero mai stati in grado di fare una birra in lattina buona, ed esserci riusciti significava appunto essere arrivati al “giorno del mai”.

 

Le birre Lagunitas

Lagunitas in Italia è distribuita da Partesa, e si può trovare declinata in tre referenze.

 

Lagunitas Ipa (6,2% alc. vol.) è una birra equilibrata, con un finale pulito e non eccessivamente lungo, dal particolare colore arancione brillante e schiuma fitta, compatta e persistente: lascia immediatamente il segno per il suo bouquet intenso che danza tra note balsamiche di pino, di resina e agrumate di pompelmo, mentre in bocca si connota per un mix pulito di agrumi rinfrescanti, caramello dolce e un gradevole amaro. È ottima con formaggi morbidi di latte vaccino ben stagionati, come il Blue Cheese e il Bleu de Moncenis, con antipasti, pizzette, focacce e con piatti della cucina giapponese e indiana.

 

Lagunitas Day Time (4% alc. vol.) è una Session IPA, caratterizzata da un profilo dominante luppolato e un livello di alcool moderato rispetto alle IPA tradizionali, perfetta per il consumo diurno e in abbinamento con la cucina thay e indiana, oltre che con piatti a base di pesce bianco: si presenta di un colore dorato e limpido con una bella schiuma bianca, fine e persistente; l’aroma è fresco e pungente, con un bel bouquet di agrumi, pompelmo rosa e aghi di pino, con qualche sfumatura di frutta tropicale. In bocca è leggera e morbida, mediamente carbonata; nel gusto, l’attacco iniziale è di malto ma svanisce immediatamente per lasciare spazio al ritorno dei luppoli aromatici che riconducono alla frutta tropicale, in particolare il mango. Grazie al dry hopping, il risultato è una birra semplice ma sorprendente, secca e rinfrescante, dal finale decisamente pulito.

 

La 12th of Never (5,5% alc. vol.) è una Ale chiara, fresca, lievemente alcolica e amara, che alla vista si presenta leggermente opalescente, dalla schiuma compatta e persistente, mentre al naso pervengono intense e fragranti note resinose e agrumate che si ritrovano all’assaggio, dove la miscela di vecchi e nuovi luppoli giocano con agrumi intensi, cocco e papaya. Zuppa, pesce, carni bianche, hamburger e formaggi sono l’abbinamento perfetto per questa birra.

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