Con poco più di 5000 ettari vitati, l´Alto Adige rimane una delle più piccole regioni italiane per la produzione di vino. Un insieme di 218 cantine, dalle piccole alle grandi realtà, con una vendemmia annua di circa 50.000 tonnellate di uva, garantisce alla piccola regione un totale di circa 40 milioni di bottiglie prodotte all´anno il 98% delle quali DOC.
Regione di grande versatilità enologica, riesce a produrre grandissimi vini di qualità senza tralasciare nemmeno una tipologia o un colore. Diventata negli ultimi anni famosa per i suoi vini bianchi, riesce a darci enormi soddisfazioni anche sotto il punto di vista dei rosati e naturalmente dei vini rossi.
La fortuna di questa piccola regione vitivinicola è nei suoi microclimi, adatti per lo sviluppo di moltissime varietà, da quelle autoctone a quelle internazionali. La precisione e l´eleganza sono le doti principali di questi vini, dove riescono a trovare spazio anche nei palati più complicati.
Partendo dalle sue vallate più importanti, la Val d´Isarco e la Val Venosta, dove si possono trovare differenti tipologie di vini di alta qualità, cominciamo a capire a grandi linee dove sono coltivati i vini della regione. La prima vallata sicuramente famosa per i vitigni come Kerner, Sylvaner, Müller Thurgau e Grüner Veltliner garantisce vini di grande sapidità e mineralità, meno aromatici ma di spessore, la seconda vallata invece, famosa per i suoi Riesling, è la culla dei migliori esempi nazionali di questo vitigno.
Spostandosi nelle zone più centrali della regione troviamo le altre varietà, dal Lagrein e la Schiava nella zona di Bolzano, Caldaro e Santa Maddalena ai monumentali Pinot Neri provenienti da Montagna e Mazzon. Muovendosi verso la Bassa Atesina e Termeno abbiamo i migliori cru di Chardonnay, Pinot Grigio e i vari Cabernet e Merlot senza tralasciare il famosissimo Gewürztraminer che ultimamente é stato uno dei vitigni più premiati in Italia e l´unico vino bianco italiano che è riuscito a trovare spazio all´apice delle classifiche internazionali. Infine nel triangolo con vertici Appiano, Bolzano e Merano abbiamo grandi espressioni di Sauvignon Blanc, Pinot Bianco e Chardonnay. La forza di questa regione, oltre che al numero elevato di vitigni coltivati, è la capacità dei suoi vini di maturare nel tempo, migliorandoli sotto tutti i punti di vista, e sono proprio gli autoctoni come la schiava o il gewürztraminer che lasciati maturare dai 10 ai 15 anni riescono a farci comprendere la grandezza di questo territorio.
Parlando di versatilità a 360° dobbiamo aggiungere anche i rosati, provenienti principalmente da uva Lagrein, sotto denominazione Kretzer. dotati di ottima freschezza e leggera sapidità, classici e perfetti vini da aperitivo o da accompagnamento al pesce. Assieme a questi anche gli spumanti stanno danno grandi soddisfazioni ai produttori e ai consumatori, sono per lo più composti dai vitigni Chardonnay e Pinot Nero e sono interessanti sotto il unto di vista rapporto qualità/prezzo, infatti si riescono a bere eccellenti prodotti a costi accessibili a tutti.
Non possiamo assolutamente dimenticarci dei grandi passiti e le vendemmie tardive, che come ciliegina sulla torta amplificano le possibilità degustative del territorio. Vini infiniti ed esplosivi, anche questi composti per lo più da Gewürztraminer, hanno la caratteristica di non diventare stucchevoli ma di essere molto eleganti proprio perché dotati di buona acidità. Da assaggiare assolutamente é il moscato rosa, prodotto sotto forma di passito da diverse cantine, sicuramente gioiello alpino dall´incredibile sapore e profumo.
PS: Una grande novità sta prendendo piede in Alto Adige, i vitigni Piwi, i vitigni resistenti, particolari e unici.
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